Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: la

Numero di risultati: 99 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Le tre vie della pittura

255683
Caroli, Flavio 50 occorrenze

Le tre vie della pittura

Chiudiamo il paragrafo dedicato a Hogarth, che ci ha portato al cuore dei nostri argomenti, e ci apre ora la strada per guardare alla narrazione

Pagina 101

Le tre vie della pittura

Ancora un esempio di sceneggiata napoletana come ancora oggi la intendiamo, è La mascherata, di Giuseppe Bonito (fig. 101), un allievo di Traversi

Pagina 102

Le tre vie della pittura

Infine, torniamo per l’ultima volta al nord, ancora con Giacomo Ceruti (La lavandaia, fig. 102). Siamo nel cortile di una cascina lombarda. È mattino

Pagina 103

Le tre vie della pittura

verso la verità visiva di cui parlavamo prima. Vediamo la Pala dei 4. Domenico Veneziano, Pala dei Magnoli, Firenze, Galleria degli Uffizi. 5

Pagina 11

Le tre vie della pittura

Dunque la pittura del Nord Europa nasce come pittura di luce, che prima di ogni altra cosa intende registrare i miracoli del visibile. Miracoli che

Pagina 11

Le tre vie della pittura

Giovanni Bellini, in un dipinto ben preciso, la Pala di Pesaro (fig. 5), eseguito tra il 1471 e il 1474, improvvisamente abbandona le sue origini di

Pagina 13

Le tre vie della pittura

Il tonalismo è nato ed è diventato la chiave vincente della pittura europea. Ma Giorgione sostiene il tonalismo a un’altezza di assoluta classicità

Pagina 14

Le tre vie della pittura

realtà, si tratta di colui che più genialmente ha rilanciato in senso ormai moderno l'idea di luce giorgionesca e tizianesca. La Pala del Carmine (figg. 9

Pagina 17

Le tre vie della pittura

Ciò che sta per venire è naturalmente Caravaggio. Tra la rappresentazione della luce di Tiziano, o dello stesso Lotto, e quella di Caravaggio c'è la

Pagina 17

Le tre vie della pittura

meglio dire, ha rilanciato verso potenzialità che a questo punto non sono ancora chiare. La storia dell’arte è, infatti, una specie di teoria di

Pagina 17

Le tre vie della pittura

Tutto questo trova poi il rilancio definitivo nel Davide con la testa di Golia (fig. 14), Guardando la testa di Golia (fig. 15), in cui, come è noto

Pagina 19

Le tre vie della pittura

È poi evidente che la magia di questo dipinto è affidata alla luminosità, calma anche se naturalissima, che scorre dal volto al petto del Davide. Una

Pagina 20

Le tre vie della pittura

Vermeer concepisce l’incanto di una mattina olandese (La lattaia, figg. 19-20), con la luce che arriva e che costruisce, per materia consunstanziata

Pagina 24

Le tre vie della pittura

il pittore della Ricerca del tempo perduto. Quadro magico, del quale è veramente difficile capire nello stesso tempo la grandezza e i limiti, limiti

Pagina 25

Le tre vie della pittura

Bernardo Bellotto conferma, ma rilancia, le idee di suo zio Canaletto. Nel Palazzo dei Giureconsulti (fig. 23), immette l’umidità, la verità di

Pagina 26

Le tre vie della pittura

A questo punto, la pittura occidentale, che ha camminato così intensamente verso una propria quotidianità, sta per entrare nella grande turbolenza

Pagina 28

Le tre vie della pittura

’azzurro esce la grande pittura francese dell’Ottocento. Il primo, colui che vive nell’azzurro e che dipingerà l’azzurro, è in primis l’erede della grande

Pagina 29

Le tre vie della pittura

Le idee rivoluzionarie dell’impressionismo sono due: la prima, come abbiamo detto, consiste nella volontà di rappresentare l’attimo luminoso, cioè un

Pagina 31

Le tre vie della pittura

Al di dell’Impressionismo andrà anche lo stesso Manet da cui eravamo partiti. Bar delle Folies-Bergère (fig. 32) è l’opera estrema dell’artista

Pagina 34

Le tre vie della pittura

Una delle facce del prisma, forse la più felice, si chiama Henri Matisse, e felice è indubbiamente un quadro del 1904-1905 il cui titolo è Lusso

Pagina 37

Le tre vie della pittura

concentrato di pensiero orientale, russo e occidentale. La luce di Rothko è la luce “che si vede a occhi chiusi”, la luce della trascendenza, che svela

Pagina 40

Le tre vie della pittura

propri cromosomi la possibilità di un’arte astratta. Infatti, nella cultura orientale è fortissima la tradizione iconoclasta, in nome della quale

Pagina 40

Le tre vie della pittura

E veniamo dunque al secondo capitolo, il cui fondamento, peraltro, costituisce il tema sul quale ho svolto la maggior parte delle mie ricerche

Pagina 42

Le tre vie della pittura

a volte si nasconde come un fiume carsico, per poi tornare ad affiorare allargando la sua forza. È un percorso che identifica la fondamentale

Pagina 43

Le tre vie della pittura

ritratto di un piccolo nobile di provincia, con quella cascata di rosa che è un vero capolavoro di pittura. Ma è la descrizione psicologica del

Pagina 53

Le tre vie della pittura

), in cui il piccolo fratello è colto nell’attimo di acuto dolore che gli stravolge i tratti del viso e gli fa ritrarre le manine, mentre la sorella lo

Pagina 54

Le tre vie della pittura

Siamo, e l’avevamo già detto, in perfetta contemporaneità con Shakespeare, è il momento in cui nasce la tragedia moderna. In questi anni, e in questo

Pagina 59

Le tre vie della pittura

Torniamo alla pittura, e lo facciamo prendendo in esame un altro urlo, quello che troviamo in un’incisione, Autoritratto con la bocca aperta (fig. 56

Pagina 59

Le tre vie della pittura

Géricault, La zattera della Medusa. Parigi, Musée du Louvre. fatiche psichiche della Zattera della Medusa (fig. 64). Sono ritratti, forse

Pagina 65

Le tre vie della pittura

. Albrecht Dürer, Melancolia 1. Roma, Istituto Nazionale per la Grafica. (fig. 65), è la perfetta traduzione in immagine di un verso, “Io è un altro

Pagina 67

Le tre vie della pittura

La terza riflessione è dedicata alla pittura come socialità, come racconto, come romanzo. Dopo aver guardato fuori di sé, poi dentro di sé, l’artista

Pagina 7

Le tre vie della pittura

larva umana che non può che gridare, all’unisono con l’universo, la propria angoscia; il teatro e la letteratura si buttano nei territori liquidi e

Pagina 70

Le tre vie della pittura

”), e con la propria interiorità (per cui si è progressivamente affinata la scienza fisiognomica e poi la psicologia), l’uomo occidentale ha lottato, in

Pagina 74

Le tre vie della pittura

abbiamo già citato nel primo capitolo. Che ne è stato dell’uomo del Rinascimento, del semidio che a tutto poteva aspirare? È accaduto che, mentre la

Pagina 74

Le tre vie della pittura

Dopo aver dedicato la nostra attenzione alla luce come primo referente nel rapporto dell’occhio col visibile, e dopo avere, nel secondo capitolo

Pagina 76

Le tre vie della pittura

La terza via, come già accennato nel preambolo di queste riflessioni, è quella della narrazione, cioè dello sguardo dell’arte sulla scena sociale

Pagina 77

Le tre vie della pittura

Esattamente alla metà del Settecento, nel 1750-1751, viene pubblicata la prima edizione dell'Enciclopedia di D’Alembert e Diderot, e sei anni dopo

Pagina 77

Le tre vie della pittura

constatando come spesso, quando ci si riferisce a questo periodo, si ricorra ad alcuni stereotipi che ne rendono la lettura parziale e riduttiva: per citare i

Pagina 77

Le tre vie della pittura

parigina, la pittura più clamorosamente padrona del mondo. È il pittore che cattura con infinite delicatezze ed eleganze, ma anche con complessità, l

Pagina 79

Le tre vie della pittura

’andirivieni 76. François Boucher, La marchesa di Pompadour alla toiletta. Cambridge (Mass.), Fogg Art Museum. 77. Jean-Baptiste-Siméon Chardin, Giovane con un

Pagina 80

Le tre vie della pittura

. Intima è infatti la descrizione di questo bambino, ritratto di profilo mentre si dedica al passatempo preferito. La sua psicologia, nell

Pagina 80

Le tre vie della pittura

raggiungere i palazzi dei committenti nei quali viene ospitato, e rifocillato con “la bottiglia settimanale di Tocai”, sono formidabili squarci sulla vita di

Pagina 85

Le tre vie della pittura

giovanili, a parte un aneddoto che lascia intendere la causa della sua vocazione religiosa in un violento alterco col padre, che lo aveva sorpreso in

Pagina 85

Le tre vie della pittura

delle classi umili che, come dicevamo, per la prima volta nel Settecento assurgono a piena dignità espressiva. Le rappresentazioni seicentesche dei

Pagina 86

Le tre vie della pittura

intensità e una completezza fino a questo momento impensabili. Ricordiamo, ad esempio, la Zerlina del Don Giovanni di Mozart, donna, e delle classi umili

Pagina 89

Le tre vie della pittura

’altro grande lombardo, Giacomo Ceruti. Entrambi, anche se Ceruti, detto il Pitocchetto, è noto soprattutto per la rappresentazione delle classi umili

Pagina 92

Le tre vie della pittura

palazzi e le ville bresciane. Probabilmente, la motivazione sta o nell’arrivo di precoci arie illuministe o nella sopravvivenza dello spirito pauperistico

Pagina 93

Le tre vie della pittura

di tisi a trentasette anni. Vediamo, come esempio delle sue fortunate descrizioni di scene galanti, La proposta imbarazzante (fig. 92). Diciamo

Pagina 96

Le tre vie della pittura

romanzo erotico della storia?), e vediamo, di Joshua Reynolds, Ninfa e Cupido (fig. 94). In realtà, questo dipinto è Jean-Honoré Fragonard, La lettera

Pagina 97

Le tre vie della pittura

forse la marca più autentica e rivelatrice di tutte le 94. Joshua Reynolds, Ninfa e Cupido. San Pietroburgo, Ermitage. 95. William Hogarth, Il

Pagina 98

Cerca

Modifica ricerca